Domani ho la sveglia ad un'orario improponibile. Ecco cosa accade quando sopprimono la tua linea della metro e l'unica risposta del personale è: ''Che ne sappiamo noi, si può risolvere tra 10 minuti, tra 3 giorni, tra un mese...'' Grazie.
Le mie frustrazioni da inefficienza dei mezzi pubblici su qualcuno dovevo sfogarle e questa sera ho scelto i fashion blogger.
Io davvero non riesco a capacitarmi di tutto il loro seguito.
Ho visto blog che fanno graficamente pena, gestiti da ragazze e ragazzi il cui buon gusto risulta oggettivamente discutibile, con foto scattate da una camera VGA, semplici frasi in croce che in compenso il mio sussidiario delle elementari sembra Das Schloß di Kafka e segni di mutandoni contenitivi strabordare da jeans di tre taglie più piccoli, avere milioni e milioni di commenti. A mente calda ho subito pensato che il motivo di tutto questo seguito fossero i famosi giveaway, sorta di ''estrazione'' in voga sul web, perché due ombretti da 3 euro e una sciarpa H&M capisco che possano far gola a molti... in realtà andando ad analizzare la questione ho capito che in media i commenti lasciati sotto al post di una comune fashion blogger di discreta fama, recitano questo:
In pratica è un cerchio, una sorta di cane che si morde la coda, ognuno commenta il blog dell'altro giusto per aumentare commenti, visualizzazioni e per ''pubblicizzare'' il suo blog ma, di sostanzioso, in quei commenti non c'è nulla. Non ci sono dibattiti, non ci sono ''non mi piace, mi fa schifo quella gonna'', non ci sono complimenti sinceri (capisco che sarebbero difficili da fare); il vuoto. Un po' come i post.
A volte mi chiedo perché siano nati i fashion blogger, e l'unica risposta che riesco a darmi è: la vita è dura, con qualcuno dovremmo pur prendercela!
Senza offesa.
Nessun commento:
Posta un commento