''...e arriverà prima o poi il momento in cui ti sentirai anche tu vecchio.'' dice sempre mia mamma. E mentre per Madonna questo momento non è ancora arrivato, il mio mi è stato gentilmente sbattuto in faccia da una commessa della Feltrinelli un paio di giorni fa.
Già in balia di una rigorosa tabella di marcia che, in teoria, dovrebbe portarmi al traguardo della corsa ai regali di Natale in maniera più serena per me e per le mie finanze, evitando così di comprare tutti i regali su un autogrill alle 21.30 del 24 dicembre, ho ben pensato di prendere il disco dei One Direction poiché la mia pigrizia mentale e fisica non mi ha dato alternative da regalare ad una dodicenne.
Sembrava un operazione semplice, e invece arrivo alla Feltrinelli e mi ritrovo davanti ad uno scaffale colmo di roba dei One Direction, ognuno con una copertina diversa. Resto lì per 15 minuti buoni a studiarmi le tracklist di ogni singolo disco fin quando non mi decido, con aria disperata, a chiedere aiuto ad una giovane commessa che con aria sufficiente mi risponde: ''L'ultimo disco dei One Direction è questo. Non si capisce?!''. E per la prima volta in vita mia mi sono sentito mio padre quando, tra un disco di Pino Daniele e un best of dei Queen, dovette chiedere aiuto per trovare il secondo disco di Brinei Spiar da regalarmi al compleanno.
Mi sono sentito vecchio dentro, che è un po' la stessa sensazione che hanno provato tutti quelli che ieri alle primarie del PD hanno votato uno che come ultima innovazione tecnologica ha introdotto Windows95 a casa sua.