venerdì 23 novembre 2012

''Smettetela di dire che Andrea era gay, sciacalli!''


Questo post nasce con la mia personale esigenza di rispondere apertamente al Signor Daniele Di Luciano, autore dell'articolo ''Smettetela di dire che Andrea era gay, sciacalli!''


Non so se Andrea fosse gay o meno, probabilmente a 15 anni nemmeno lui sapeva con con certezza chi fosse, capita a tutti gli adolescenti.
Probabilmente Andrea si stava conoscendo, stava imparando a capirsi come qualsiasi altro adolescente e una Società civile deve dare gli strumenti adatti per evitare il disagio adolescenziale e prevenire il suicidio. Che tu sia etero o gay.

Sciacallare sulla morte è facile, in Italia poi siamo bravissimi, ma è ancor più facile cadere nella banalità di gridare allo sciacallaggio per far passare messaggi ridicoli confezionati ad hoc per farli sembrare giusti, nobili.

Non sappiamo la vera causa del suicidio di Andrea, non sappiamo se era omosessuale, non sappiamo se il suo essere ''diverso'' (che non significa prettamente essere gay) fosse deriso, oggetto di scherno, offeso; ma ricordiamoci che la paura verso il ''diverso'' arriva principalmente da tutta l'intera Società, è da lì che nasce l'omofobia. La Società ha ucciso l'eccentricità di Andrea. Ed è forse questa la vera battaglia per i diritti gay, una battaglia contro una Società ipocrita che disprezza e non accetta ogni tipo di deviazione alla normalità ed è pronta ad ucciderla sul nascere.

Al Signor Daniele Di Luciano che scrive: ''Smettetela di chiedere leggi che vi eleverebbero un gradino più in alto degli etero'', vorrei dire ancora che se bacio il mio ragazzo in pubblico c'è una buona possibilità di essere aggredito verbalmente, psicologicamente e fisicamente; e anche che nonostante 10 anni di convivenza con il mio ragazzo, per lo Stato siamo solamente due estranei. 

Gli omosessuali vogliono elevarsi su un gradino in più solo per poter arrivare ai suoi stessi diritti che mai nessun omosessuale le toglierà. La negazione di un diritto non può basarsi sulle persone che mi porto a letto. Evitiamo di sciacallare anche su questo.

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