Da quando X Factor è arrivato in Italia, mi sono sempre poste troppe domande sul concetto di POP e di POP STAR che abbiamo nel nostro paese. Quando riusciremo a capire che se vogliamo una pop star non dobbiamo prendere qualcuno che sa solo insegnare canto e ha un buon talento vocale, ma ci vuole qualcuno che sappia comunicare e non solo attraverso la musica, e non una persona ermetica che ogni volta che la vedi pare scesa da chissà quale cucuzzolo della montagna con la poca consapevolezza di cosa succede attorno e l'aria da menefreghista che manco t'ascolta quando parli, forse ''incidenti'' come quelli accaduti tra Vanity Fair e Nathalie, ultima vincitrice di X Factor e fresca di 3 copie vendute del suo ultimo album sanremese, non accadrebbero. In sostanza la Sony Italia eviterebbe di far figure de mmerda!
In pratica la nostra Nathalie dai capelli rossi e sfibrati, nel numero di Vanity del 16 febbraio scorso, ha sparato a zero su chiunque: su Maria De Filippi, sulla Amoroso, su Moccia, su Belen e la Canalis e perfino sulla Nostra Santissima Martire Risorta dalle Ceneri delle sue Extension, Britney Spears:
(e con questa bella mia ti sei meritata di vagare per eterno nell'Inferno del Pop ascoltando Born This Way di Lady GaGa a ripetizione infinita).
Appena alcuni stralci dell'intervista sono stati pubblicati sul sito del giornale, la nostra rossa subito si è fiondata smentire, e per difendere la sua credibilità Vanity Fair ha pubblicato online il file audio della discussa intervista e facendo fare a Nathalie una meritatissima figura di merda.
Il secondo atto della storia, che noi chiameremo per comodità la SFMN (Seconda Figura di Merda di Nathalie) si consuma tra i fiori di Sanremo e sulle pagine di Vanity uscito ieri dal quale apprendo che durante la settimana del festival, la Sony, che prima di Sanremo mai s'era fatta viva, contatta Vanity per scusarsi di come era stata gestito il caso di ''Nathalie'' e per chiedere delle cortesie per quanta riguarda il servizio su tutti i partecipanti di Sanremo che Vanity Fair pubblica ogni anno. Insomma una paraculata dritta ed esplicita. Agli scatti per il servizio, Nathalie arriva con sguardo basso, non saluta, posa per 10 minuti e va via per la gioia di tutto lo staff mi sa.
Morale della favola:
A Domenica In, nello spazio dedicato a Sanremo, Nathalie ha nuovamente preso le distanze dalle dichiarazioni fatte nell'intervista a Vanity (SFMN).
L'unico consiglio che vorrei dare a Nathalie è che se lei non voleva far altro che suonare il suo piano e cantare le sue canzoncine, poteva benissimamente farlo anche nel buio della sua cameretta senza dover per forza venir a rompere i maroni a noi. Il tuo è un mestiere che prevede altro oltre al canto e prevede anche un minimo di coerenza e di trasparenza con il pubblico. Se fossi famosa di odierei quasi quanto Lady Gaga.
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