lunedì 17 gennaio 2011

Hereafter

Ieri sera ho trascinato la mia carcassa satura di medicinali e cannella e proliferante di bacilli al cinema. Volevo troppo vedere Hereafter. Premettendo che Matt Damon mi ha sempre fatto cagare sin da quando lo vedevo in edicola sulle copertine stacca&attacca di Cioè e che ormai sto avendo la repulsione per i film che durano più di 100 minuti, Hereafter mi è piaciuto, è ben scritto e il fatto che Eastwood sia riuscito a tenere un contatto diretto con la nostra realtà attuale senza sfociare però nell'ovvio è stata cosa buona e giusta. C'è stata qualche scena un po inutile e ogni tanto la mia attenzione calava sulla tizia davanti a me che dopo la prima ora di film era ancora convinta di essere a vedere Checco Zalone; non ho amato particolarmente la fotografia che secondo me non è stata ai livelli di Million Dollar Baby, ma d'altronde non è che nascano tutti capolavori.
Il film su di me ha avuto una grossa risonanza, nel senso che mi so svegliato parlando di posti dove giaciano i  bambini mai nati che poi vengono messi alla luce senza che gli venga chiesto niente, ma più che il film credo solo che il tutto sia scaturito dalla mia voglia pari a zero di alzarmi e dal fatto che avrei dormito fino all'eternità, e dai medicinali.
Si ringrazia AspirinaC e Fluibron per aver scritto questo post, e ora se permettete vado a morire sul divano.

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