domenica 19 febbraio 2012

Aggiorniamoci

Un compleanno, una morte di Whitney Houston e un festival di Sanremo dopo, sono tornato.

Ho seguito il festival in modo molto marginale e l'ho seguito più di mattina che di sera, quest'anno ho avuto di meglio da fare nonostante sia dell'idea che Sanremo vada guardato sempre e comunque.
Nessuna canzone mi ha colpito particolarmente, anche se sul palco dell'Ariston ne abbiamo ascoltate anche di peggiori. Orribile in testo è musica è la canzone di Emma Marrone, ma tanto sappiamo tutti che spesso e volentieri chi vince Sanremo fa la fine dei Jalisse quindi non vedo perché dovremmo preoccuparci.
Da quel che ho capito ciò che ricorderemo di questo Festival sono: il precariato delle vallette, le parrucche di quella che canta Carlo e che di qualsiasi religione voi siate, in qualsiasi partito politico voi crediate, che siate fan di GaGa o Madonna, tutti accordiamo sull'idea che Adriano Celentano straccia le palle. E non poco.

Whitney è morta. E lo ha fatto nel giorno del mio compleanno. Domenica scorsa apro gli occhi e la prima cosa che leggo è una mail del mio direttore che ci chiede di preparare in fretta e furia uno speciale perché Whitney è morta. Non ho fatto altro che dire 'Whitney è morta' per tutto il giorno, anche a chi mi faceva gli auguri. A me è dispiaciuto, è un personaggio che mi è sempre stato familiare, credo di averla vista per la prima volta in The Bodyguard su Canale5, avrò acuto circa 6 anni. Ciao Whitney.

E infine, si non è apparso sui giornali perché Whitney mi ha rubato la scena, ma si ho compiuto gli anni. Io odio i compleanni degli altri figuriamoci i miei, questo però è stato speciale.
Ora inizio a inorridire per il bruttissimo titolo che sicuramente darò a questo post e scrivo e sottoscrivo che questa è l'unica vera canzone che avrebbe dovuto vincere Sanremo:

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