domenica 27 novembre 2011

Viva Youtube

I correlati di PassionMakeUp89 in collaborazione con La Corrida - Dilettanti allo Sbaraglio - e Io Canto, presentano: RobyThePunk!


E non FRAINDETE, suo papà non è ricchione.

Gemma, torna e salvaci tu!



giovedì 24 novembre 2011

Adele e i gabbiani. Come nasce una ballad come Someone Like You.

Ieri ho letto su Metro che Adele ha la fobia dei gabbiani. Pare che una volta, mentre era in spiaggia a mangiare un gelato, una gabbianella sia planata su di lei rubandole il cono. Che cosa triste. Questi sono i traumi della vita che ispirano canzoni come ''Someone like you''. Da piccolo, in un parco a Ravenna un'oca mi rubò la pannocchia arrostita che stavo lentamente gustando. Ho sempre saputo di dover scrivere un dramma su tutto ciò ma non l'ho mai fatto.
Oggi mentre aspettavo che si facesse ora per andare a lezioni di tedesco avendo il corso in un orario comodissimo che non è ne mattina e ne sera, ho smanettato con photoshop e ho cercato di ricostruire l'accaduto. Quello di Adele però.


Questo lo archivio nel mio fascicolo ''Post Inutili''.

mercoledì 23 novembre 2011

Il morbo Antonella Clerici

Mentre le donne una volta al mese hanno il ciclo, io una volta al mese c'ho il Morbo Antonella Clerici. Mi gonfio, mi si increspano i capelli, mi vesto male e inizio ad aver voglia di cucinare la qualunque. Era da qualche giorno che volevo provare a fare i cupcake. Oggi ci sono riuscito.
Ho iniziato dalla base. Nel senso che son dovuto scendere a comprare una teglia da muffin e una sach a poche. Teglia che manco ho utilizzato perché mi pareva troppo piccola. 
Alla coda al supermercato davanti a me c'era un poco più che ventenne. Nel suo cestino c'erano in ordine: una confezione di preservativi, della panna spray, un cestino di fragole e del gelato alla vaniglia. Nel mio: una teglia per muffin, una sach a poche, della zuppa pronta Knorr e una confezione formato famiglia di fazzolettini Tempo. E' stato un po' deprimente.
Tornando ai cupcake, fare il frosting è così difficile? Per me si. M'è venuta na cosa così liquida e zuccherosa che a tratti faceva cagare. Complessivamente i miei cupcake fanno un po' cagare. Ma hanno bei colori. L'ultima torta di carote che ho fatto invece, aveva così tante carote che manco si cosse. Ogni tanto dimentico che sono il re delle spinacine e no della cucina.









domenica 20 novembre 2011

Fiorello VS Guzzanti e a Gerry Scotti si gelano le verze

L'era dei socialnetwork è anche l'era del commento, dell'opinione e della critica immediata. Quando scriviamo un tweet su un argomento più o meno popolare, sappiamo che questo verrà letto da qualcuno, che sia un'opinione più o meno condivisa. Essendo io del partito ''Non sono d'accordo con Lory Del Santo, ma darei la vita per consentirle di esprimere le sue idee'', la libertà d'opinione immediata e fruibile a tutti è, a mio parere, una delle cose migliori del web. Tale idea non è condivisa da alcune persone, che pare abbiano anche il potere di decretare se un'opinione sia più o meno valida:
Di conseguenza l'era dei socialnetwork è anche l'era della risposta immediata alle critiche e alle opinioni immediate. L'immediatezza a volte, però, ha lo svantaggio di mostrare il peggio di noi. Quindi, se ci sono persone come Madonna che alle critiche sul suo ''aborrire le ortensie'' risponde con intelligenza e ironia, altre grazie a Twitter compiono scivoloni di stile che arrecherebbero subito la mia antipatia la dove ci fosse stata mai una simpatia.

Quando Fiorello risponde:
Al tweet di Sabina Guzzanti:
non fa altro che alimentare la mia idea che il web non sa usarlo. Il tweet della Guzzanti rappresenta in breve molti altri tweet, forse non la maggioranza, ma magari la Guzzanti fosse stata l'unica a trovare lo show noioso. Fiorello ha perso la maschera ironica, caratteristica principale del suo personaggio, e sotto è uscita una fan tredicenne di Justin Bieber. Hashtag compresa.
Ciò che penso su Fiorello e sul suo programma l'ho già scritto in un altro post, e il suo comportamento da teenager a cui hai detto che ti fa schifo la sua foto profilo di Facebook, non fa altro che peggiorare l'idea che ho di un personaggio e di uno show elogiato da critica e pubblico. Tutto ciò rientra nel mio fascicolo ''A ogni media il suo linguaggio'' e la domanda è questa: questi personaggi televisivi che stanno man mano invadendo anche il web, sono in grado di plasmare il loro linguaggio al nuovo mezzo di comunicazione?
Per ora la risposta che ho dato a me stesso è NO. Ed è anche per questo che trovo inutili e vuoti i tweet di gente come Fiorello o Gerry Scotti. Seguendoli non apporterei nulla di nuovo o interessante alla mia timeline. Anzi, spesso leggendo ciò che scrivono alcuni personaggi popolari, la stima e la simpatia che provo nei confronti di questi tende sempre a calare più che ad aumentare. 

E visto che siamo in tema, come è possibile seguire uno come Gerry Scotti che ti scrive cose tipo: ''Io non seguo la moda, è lei che segue me.'' ??






sabato 19 novembre 2011

Lunch Break è sul tubo

Con il raffreddore e il mal di gola che mi ritrovo la mia voce sembra quella del figlio illegittimo di Ignazio La Russa e Valeria Marini, ed è questo che sentirete nelle puntate del programma radiofonico che conduco su Run Radio, la radio dell'Università del Suor Orsola Benincasa. Lunch Break è on air il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 13.00 alle 14.00 su www.runradio.it , e da una settimana in replica quando vi pare sul canale youtube della radio. Sotto vi posto la puntata di venerdì scorso, interamente dedicate ai Coldplay. Giuro che di solito facciamo cose più divertenti. Scritto ciò, me ne torno alla mia propoli.

martedì 15 novembre 2011

Il più Grande Spettacolo dopo il Bidet

Dovrei registrare il titolo di questo post se non voglio che qualcuno me lo rubi e ne faccia uno show televisivo.
La tv italiana è diventata così noiosa. Se non fosse per RealTime e QVC venderei il mio televisore su ebay. 
E' quasi meraviglioso come tale noia faccia sembrare nuovi programmi dal tipico format targato 1956, tipo Il più Grande Spettacolo dopo il Week End
Premesso che non amo i varietà, che Fiorello poi non è che mi faccia tutta sta simpatia e che il titolo fa davvero cagare, lo show è una cosa senza infamia e senza lode. Soliti ospiti, solita scenografia, solite gag, solite imitazioni che Fiorello ripropone ormai da quando Simona Ventura aveva ancora due tette al posto delle protesi, e persino soliti costumi. 
La formula è quella, il risultato è un buon prodotto classico che cita twitter ogni tanto perché fa giovane figo e impegnato, non come Facebook che fa bimbominkia. Il giorno dopo avremo i genitori che si sentono fighi perché Fiorello è su Twitter e piace ai giovani, le nonne che finalmente si ritrovano una comicità classica sul primo canale della tv di stato e i più giovincelli che sono riusciti a vedere i Negramaro. O quello che ne rimane dopo che Giuliano Sangiorgi se li è mangiati tutti.

Per quanto lo trovi professionale, ripeto che Fiorello non è uno dei miei volti preferiti. Manco mi fa venire i conati di vomito come una Lorena Bianchetti, però preferisco perone che cercano sempre di rinnovarsi in qualche modo, è troppo facile così. Ed è anche troppo facile vincere contro il Grande Fratello. Anche ''Un'ora col Mago Silvan'' avrebbe più ascolti del GF ormai.

La cosa che più fa riflettere è che quasi sicuramente Il più Grande Spettacolo dopo il Week End è il miglior programma d'intrattenimento che abbiamo in Italia, se non l'unico. Ed è anche il primo programma in prima serata targato Rai che debutta da settembre ad oggi. Mica qualcuno si ricorda le tre puntate di Star Academy, giusto?!

lunedì 14 novembre 2011

I titoli fighi da dare ai post non sono illimitati

Io penso sempre a tanti post da scrivere. Poi mi annoio e non li scrivo più. Così mi ritrovo a scrivere inutili post senza senso. Dove voglio arrivare con questo post non è dato saperlo.

Io ho molti vizi. Io li chiamo le mie certezze. I miei amici le chiamano le mie droghe.
Sin da quando ero un bimbetto che adorava masticare i piedi delle Barbie delle amichette, ho avuto una dipendenza da Labello Classico. Quello nel tubetto blu. Ne ho fatto un uso spudorato fino a tre anni fa, quando provai dei burrocacao completamente naturali che mi piacciono molto più del Labello. In ogni caso che sia un Lebello o no, io ho sempre dipeso da un burrocacao. Uno stick normale mi dura in media 15 giorni massimo. E me lo passo sulle labbra mediamente una volta ogni 2 ore. Chissà uno psicologo cosa ne penserebbe. Magari avrò avuto un trauma legato alle labbra, mi avranno fatto veder un film di Angelina Jolie mentre ero troppo piccolo. Bhò.

Altro cosa a cui non rinuncio mai sono le caramelle a menta, nello specifico le Fisherman's Friend. Ne ho sempre le scorte. Nelle classiche il sapore forte della meta è troppo misto ad un gusto dolce, quindi preferisco quelle senza zucchero. Credo che ormai a comprare Fisherman's siamo rimasti io e i settantenti fumatori incalliti.

Un'altra certezza della mia vita è l'acqua. Sappiate che dove ci sono io c'è sempre una bottiglina d'acqua. Nella mia auto, in quelle dei miei amici, nelle mie borse, nella mia stanza. Ovunque. 

E prima che inizi a scrivervi degli scontrini del 1999 e delle montagnelle di tabacco che risiedono da anni nelle mie borse, direi che questo post alla makeup girl con il video 'Cosa c'è nella mia borse' può pure concludersi qui.

PS: Oggi nel programma radiofonico che conduco su www.runradio.it ho fatto una piccola intervista telefonica a Giucas Casella. E' stato molto carino. Mi ha anche augurato tanta fortuna e felicità. Non sono superstizioso, ma mi sono grattato un po'. 

domenica 6 novembre 2011

Tipica sobrietà inglese

Gli inglesi si sa, è gente sobria:


Che poi detto da noi che abbiamo inventato Gigi D'Alessio e Roberto Cavalli è tutto un dire.
In ogni modo io adoro il loro modo surreale e fatato di conciarsi. Quando passato per Buckingham Palace, pare che la Regina consegnasse non so che onorificenze a non so chi lord e lady, così il posto era saturo di Lady vestite da GaGa e Lord vestiti da maggiordomi di Cluedo. Un'amore!




Io che poso in compagnia di Antonella Clerici, una comparsa a caso di Mr Bean, la Fata Smemorina vestita a festa, e la mia professoressa d'inglese delle medie



Eleganti monumenti funebri

sabato 5 novembre 2011

A Casa di Amy

Casa di Amy Winehouse è Camden Town. E non mi chiedete come ho fatto a trovarla perché manco io l'ho ancora capito. Sono uscito dalla fermata della metro e svoltando svariate volte a destra e una a sinistra mi sono trovato Camden Square n.30. Inutile chiedere indicazione agli abitanti ai locali, tanto non sanno manco chi sia Amy Winehouse, a parte tre simpatiche vecchiette. Loro sapevano dov'è la casa e mi hanno dato indicazioni giuste. Saranno state le amiche di burraco di Amy.
Il quartiere dove abitava la Winehouse è un normalissimo quartiere inglese. la sua era una normalissima villetta tipica londinese, sobria, con un giardinetto/cortile ben tenuto e come comunemente si potrebbe pensare, il giardino di Amy non è fatto di sterpaglie, piante selvagge e vasi pieni di cannabis. A me piace pensare che lei se ne stava lì nei giorni tiepidi ad innaffiare il rosmarino e a potare i piccoli cipressi sulla sinistra. Questo post sembra scritto da Martha Stewart col titolo rubato a Silvia Salemi.


Volevo lasciare un messaggio. Ma non avevo della carta. L'alternativa era un Tempo.



venerdì 4 novembre 2011

M&M's World Londra

L'M&M's World è praticamente la ricostruzione a grandezza naturale di uno dei gironi dell'inferno di Dante arredato dalle figlie delle Spice Girls. Quattro piani pieni di gadget di ogni tipo e M&M's formato gigante.
C'era la solita cascata di cioccolatini di ogni colore e un simil laboratorio dove ti confezionavano la tua confezione di dolcetti personalizzata. Che culo comprare gli m&m's nel loro store quando al market di fronte costano la metà! 
Sinceramente parecchia roba fa cagare. Solo che io non so resistere alla lettera M. Per fortuna me la sono cavata comprando solo una spilla pagata una cosa come 10 £. Un affarone. Certo. Fatemelo credere.






Separati alla Nascita











Londra

Adoro Londra. In realtà come bellezza non è il massimo, anzi, ma la sento mia come Carmen Di Pietro sente sue le protesi di silicone. Parigi è bellissima ad esempio, ma puzza e non ci potrei mai vivere. A Londra invece ci vivrei ogni volta che ci ritorno.



Ricette per Gay Bear

Continua a leggere per altre foto...

mercoledì 2 novembre 2011

Non chiamate la Sciarelli...

Nessuno se lo starà chiedendo, ma ci tenevo a dire che non ho fatto la fine di Natalia Estrada. Bensì sono stato in giro tra Londra e Milano, un po' alla corte di Britney, un po' alla tomba di Amy Winehouse e un po' sulle tracce di Simona Ventura e dei suoi luoghi sacri in compagnia della Brufen.
Durante il viaggio avrei voluto scrivere tante cose, tutte cose che ovviamente in questo momento non mi vengono in mente. Sarà per il prossimo post.
Partendo dalla Santa e dal suo concerto...
Britney c'è. Ballicchia, canticchia, fa le sue espressioni da cerbiatto rincretinito dai fari di un caravan, si diverte e fa divertire. Personalmente il Femme Fatale Tour è stato molto più divertente rispetto al Circus, sarà stato il palco meno mastodontico, saranno state le extension qualitativamente migliori, sarà stata l'assenza di calze a rete usate come panciera, ma io ho amato, adorato e venerato tutto lo show. Mi sentivo come un ultras in curva la domenica allo stadio. Saranno stati gli Woah oh oh oh oh oh Woah oh oh oh. C'ha emozionato, c'ha fatto zompare come solo gli agnelli farebbero se la pasqua diventasse vegetariana, e ce semo divertiti. Meno male che Britney c'è!

Altolà al sudore!


Quack!

Pamela Prati Moment

'Ndo sto?

Queen!