mercoledì 1 febbraio 2012

La morte ti fa bella.

Ieri sera ho avuto la conferma che la mia morte sarà causata dal seme di un limone o dalla caduta accidentale di un gatto dall'ottavo piano di un palazzo che mi va a finire giusto in testa. Insomma una di quelle morti che fa notizia solo su arianna.libero.it e che viene condivisa su Facebook per tre o quattro giorni.

Per farla breve, i fumi del Viakal che qualcuno ha accidentalmente lasciato aperto tutto il pomeriggio affianco al calorifero mi sono andati in testa, e più simile a Lexi Featherston che a Carrie Bradshaw, mi sono ritrovato con le gambe sotto la doccia, la faccia spiaccicata sul pavimento e lo shampoo ancora in testa mentre da fuori un'intera casa, sentito il tonfo, non faceva altro che bussare alla porta del bagno. 
Con poca grazia e con lo stesso numero di tentativi effettuati da Cristiano Malgioglio per salire su una barca all'Isola dei Famosi, sono riuscito a mettermi in piedi e anche ad indossare l'accappatoio ancora  sotto effetto degli acidi del Viakal. Uscito dal bagno al grido di ''Non ci piegherete maiiii!!'' (minuto 3.27), mi sono ritrovato il lato destro del viso così gonfio che Ornella Vanoni mi fa un baffo. 

Avessi avuto 27 anni e fossi stata una famosa superstar, una morte del genere mi sarebbe andata anche bene, ma non ho 27 anni e non sono nemmeno una superstar, quindi far trovare il mio cadavere nudo, in una posizione assurda, con le gambe sotto l'acqua e magari le mie parti intime coperte dalla tendina per doccia Ikea mentre sul mio iPhone passa il Greatest Hits delle Spice Girls, non mi sembra l'ideale. Per ora.

Morale: sbarazzatevi del Viakal, prima che il Viakal si sbarazzi di voi.


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