sabato 19 marzo 2011

Dylan Dog fa schifo Q-Zar è una figata

Premessa: Scusate per i francesismi e per la fantasia nel titolo. Ma sono le 4 del mattino tra 20 minuti, io sto iniziando a delirare e la fascia protetta è lontana.


Non sono un grande amatore dei fumetti trasformati in film e per Dylan Dog - The Movie sono partito molto prevenuto e i miei pregiudizi c'avevano ragione: CAGATA COLOSSALE!
In pratica hanno preso la trama di 300 numeri del fumetto e ci hanno girato su una puntata di Buffy con le scene di combattimento e gli effetti speciali più brutti della storia del cinema dopo le prime due serie dei Power Ranger.
Bassissimo livello, poco coinvolgimento e montaggio al limite della decenza di Movie Maker. Dello stesso parere sarà stato anche il mio vicino di poltroncina, amabile e panciuto super fan di Dylan Dog il quale ha gentilmente voluto offrirmi approfondimenti, chiarimenti e commenti vari durante tutti i 108 minuti di film senza che io avessi chiesto una cippa lippa.
Per fortuna era gratis (potere degli aspiranti giornalisti!) non ce li avrei mai buttati 7 euro.




So che ultimamente scrivo poco sul blog, eppure ci sono un po di cose da raccontare è il tempo che mi manca, e quando lo trovo mi annoia scrivere. 
Non è cambiato molto a MicheLand: ho un nuovo taglio di capelli, un bernoccolo in fronte dato dalla mia grazia da pachiderma in calore e ieri in occasione del compleanno di M.L. ho giocato per la prima volta a Q-Zar. Che è Q-Zar? Fino a ieri manco io lo sapevo, poi la gioiosa scoperta dopo un viaggio in auto lungo 2 ore e passa; Q-Zar è (cito direttamente dal loro sito)
In pochi secondi calati in un ambiente surreale, armati fino ai denti, con un fucile nervosamente impugnato e lo sguardo vigile sul nemico, i sensi all’erta e quasi inconsciamente il dito preme sul grilletto ed esce il primo istintivo colpo, poi un altro ed un altro ancora.
I secondi diventano interminabili, si riesce ad udire il battito acceso del cuore; l’istinto è quello primordiale: non farsi colpire, prevalere!
Nei minuti di gioco il fine diventa prioritario su tutto, non si pensa ad altro: conquistare la base nemica.
Stupito di capacità che ignoravi e con tempi di reazione fulminei, improvvisi tattiche, strategie, azioni, copri i compagni colpiti, gestisci le munizioni, individui i cecchini, eviti le mine e scansi le bombe.
30 minuti, tutto finisce, la tensione cala, il respiro si regolarizza e si raccolgono così i risultati del conflitto, evidenziati su imparziali rapporti personali.
No, non sei nella realtà futuristica di Star Wars o in pieni anni 60 nel Vietnam, sei in un’arena Q-Zar, nessuno si è ferito, siamo contro ogni forma di violenza e se non la pensi così non fa per te.
Sei appena entrato nell’appassionante mondo del laser game Q-Zar!

In pratica, senza farlo diventare la scoperta ludica del secolo, ti dividono in due squadre, ti ficcano un'armatura alla Action Man, ti danno un fucile che spara raggi laser in mano e ti buttano in un ambiente buio illuminato da luci ultraviolette e da murales di colori fluo tipo quelli con i quali si inzozza Britney Spears nell'ultimo video. Scopo del gioco: corri e spara il tuo raggio laser sulla pettorina dei componenti della squadra avversaria. Una figata! 
Non sapete che goduria sparare ai tuoi amici senza ucciderli, soprattutto se la tua squadra vince poi. E secondo la classifica sono stato il più bravo a centrare i buchi, che detta così...
In ogni caso è un ottima forma di sfogo. Se non fosse lontano dal centro di 3 ore, mi proporrei di farlo almeno una volta a settimana. In fondo chi non ha mai sognato di diventare Lara Croft?

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