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domenica 1 luglio 2012

Questo blog sta prendendo una bruttissima piega

Fa caldo. E che si fa quando fa così caldo? I ghiaccioli.
Prendete del succo di frutta che vi piace, della Coca Cola o semplicemente spremete un limone in acqua e zucchero, versate tutto in un bicchiere di vetro e ci infilate dentro un cucchiaino per fare il bastoncino. Ricoprite con la pellicola trasparente in modo da far tenere il cucchiaino il più orizzontale possibile e infilate tutto in freezer il tempo necessario per il congelamento.
Una volta congelato, non è che dovete rompere il bicchiere per estrarre il ghiacciolo, basta mettere il bicchiere in un po' d'acqua calda e tutto si sfilerà facilmente.
Non ho inventato nulla, ma Benedetta Parodi levati!!




sabato 17 marzo 2012

Ciao, sono Sonia di giallozafferano

Non sono un tipo da dolci, la Nutella mi fa cagare e se sulla faccia della terra ci fossero solo dolci per cibarsi, probabilmente mi lascerei morire di fame. Solo ad un paio di cose non so resistere: i biscotti secchi, i cupcake, i croissant col miele, la torta ricotta e pere e la cheesecake. Lungi da me saper cucinare tutte queste cose, (tempo fa provai a fare i cupcake e il risultato non fu eccellente, tuttavia nessuno ha avuto bisogno di una lavanda gastrica) ma se c'è una cosa che mi riesce bene quella è la cheesecake.

Io mangio cheesecake da quando avevo più o meno 6 anni solo che mi veniva somministrata sotto il nome di ''Torta Philadelphia'' visto che internet non esisteva ancora e Abercrombie & Fitch nessuno sapeva cos'era.
La mia ricetta è quella storica di mia mamma che le è stata tramandata da una nostra lontana parente maltese, donna poco adatta a cucinare i dolci ma che pure lei con la cheesecake c'ha sempre saputo fare. Sarà una questione di geni.

Di solito per fare il fondo della cheescake, si utilizzano i biscotti Digestive, io li trovo un po pesanti così utilizzo:

-500 grammi di Gran Turchese
-3 cucchi di zucchero
-250 grammi di burro
-Una bustina di vanillina

Trito finemente tutti i biscotti con un metodo molto moderno e tecnologico: in pratica prendo un panno da cucina pulito ci chiudo i biscotti dentro un po' alla volta e con l'ausilio di una modernissima bottiglia di vetro li pesto fino a farne farina. Ci impiego ore. Ma robot da cucina ancora non ne ho, anche perché non saprei che farmene oltre a tritare i biscotti.
Una volta ottenuta la farina di biscotti, ci unisco lo zucchero, la vanillina e il burro sciolto e amalgamo per bene il tutto. Scaravento il composto ottenuto in una teglia imburrata e ricoperta di carta forno e col cucchiaio cerco di fare uno strato compatto alto circa 2cm. 

Lascio la teglia col fondo biscottato nel congelatore per 30 minuti e passo alla crema che si compone di:

-6 uova
-300 grammi di zucchero
-6 Philadelphie in panetti da 80g l'uno

Separo gli albumi dai tuorli e li monto a neve, dopo unisco i tue e mischio tutto col mixer. A questo punto aggiungo lo zucchero e le Philadelphie ad una ad una sempre mescolando col mixer. Fatta attenzione a non aver rimasto pezzi di Philadelphia grandi come una casa, prendo il composto e lo verso nella teglia col fondo biscottato e butto tutto in forno a 180 gradi. Per quanto tempo direte voi? Non ne ho la più pallida idea. Vado sempre ad occhio e per controllare la cottura interna utilizzo l'altro tecnologissimo metodo dello stuzzicadenti infilato nella torta: quando esce asciutto allora vuol dire che è pronta. Calcolate che prima di 40 minuti sicuro non è pronta. Credo. Altissima pasticceria...



Ora per fare una cheesecake con i fiocchi si dovrebbe creare una crema con 200 grammi di panna acida, una bustina di vanillina e un cucchiaio di zucchero a velo. Ma qua non siamo alla Prova del Cuoco e io ho una vita da mandare avanti, quindi quando non ho tempo lascio raffreddare la cheesecake e poi la copro con uno strato di marmellata a fragola e dei frutti di bosco (che quasi sempre sono quelli surgelati.  Trovatemeli voi dei frutti di bosco freschi a gennaio). Butto tutto in frigo per una notte e la mattina, a colazione, mi abbotto come Valeria Marini appena abbandonata l'Isola dei Famosi.








































Disclaimer: No la Philadelphia non mi ha pagato per scrivere questo post. Magari.