martedì 30 novembre 2010

[Record Club] Tripletta: The Black Eyed Peas, Elisa, Negramaro

Era da molto che non facevo un post per il mio Record Club così mi so dato alla pazza gioia e vi parlo di ben tre nuove uscite tutte in una volta. Ma andiamo con ordine:

 The Black Eyed Peas - The Beginning
Se l'intento era quello di pubblicare una sorta di prequel allo scorso The E.N.D ci sono riusciti alla grande, nel senso che non c'è nulla in quest'album che superi il lavoro del 2009. Molte canzoni si susseguono senza pause e ad è più che difficile distinguere la fine di una traccia dall'inizio di un altra. Tutto ciò crea un unica canzone truzza che dura tipo 60 minuti. Un suicidio. 
La formula dance/elettronica richiama gli anni '80 ma in maniera fin troppo poco ricercata (vedi il primo singolo: ''The Time'' che mi stupra la sacra NESSUNOMETTEBABYINUNANGOLO).
Divertente e modestamente carina mi sembra ''Love You Long Time''. La cosa migliore? Sicuramente la cover.

(Dopo il salto Elisa e i Negramaro)





Elisa - Ivy
Ho sempre amato Elisa dal profondo del mio boom boom cuoricino ma se in questo periodo il vostro partner vi ha lasciato, piove costantemente, la macchina vi si è rotta, è sciopero dei mezzi e vi hanno licenziato, per la vostra salute fisica e mentale vi consiglio di non ascoltarlo. 
E' un album che ripercorre il lato più acustico della carriera di Elisa (ci sono solo tre inediti - ''Nostalgia'', ''Fresh Air'' e ''Sometime Ago''). E' un lavoro ben fatto, con un concept ben preciso che si ricollega palesemente al vecchio ''Lotus''. Alcuni brani racquistano nuova veste (tipo ''Rainbow''), altri invece non si spostano molto dalle versioni originali (''Gli Ostacoli del Cuore'', ''Una Poesia anche Per Te''). Interessante il duetto in francese con Giorgia ''Pour Que L'amour Me Quitte'', irrisorio quello con Fabri Fibra ''Anche Tu, Anche Se (Non Trovi Le Parole)''. A tratti mi verrebbe da consigliarlo solo ai fan e nello stesso momento in cui scrivo già mi sono affezionando a questo disco...



Negramaro - Casa 69
Quest'album risulta in puro stile Negramaro eppure già dal primo ascolto si avverte una crescita artistica che comunque non snatura lo stile del gruppo.
Le tracce sono ben amalgamate tra di loro anche se il punto forte di quest'album restano comunque i testi. La discontinuità di ''Londra Brucia'' ne fa uno dei pezzi più particolari del disco insieme a ''Comunque Vadano Le Cose (Scusa Mimì)'' dedicato a Mia Martini (non ce posso fa niente: ogni volta che se parla di lei me commuovo!).
Se decidete di compralo prendete la versione delux che hanno fatto un cofanetto davvero figo!

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