venerdì 13 luglio 2012

Tutta la vita Cher

Grande nottata per Cher su Twitter che come al solito risponde pure a chi le chiede quale pasta adesiva per la dentiera usa.



Sono convinto che tutti dobbiamo morire prima o poi. Tranne Cher. E mentre preparo una richiesta ufficiale all'Unesco per rendere il suo corpo Patrimonio Mondiale dell'Umanità, vi dico che se non seguite tutti Cher su Twitter siete tutti fan di Valerio Pino.

Chiara Ferragni succhiamelo

Abercrombie&Fitch e Hollister. Che ne pensate?
Sinceramente trovo straordinario il modo in cui vengono allestiti e gestiti i loro store, sono curati e sinceramente anche se mi stai vendendo una roba di 3 euro preferirei tu me la presentassi nel modo più decoroso che esista, ad esempio gli store Bershka sono sempre poco curati, capi gettati un po' ovunque a caso, spesso li trovi a terra senza che nessun commesso si preoccupi di alzarli e sinceramente manco regalata la vorrei una maglia calpestata da chiunque. Come funziona? La roba che ti fa merda la prendi e la butti a terra? No grazie.


Da Abercrombie&Fitch e Hollister è invece tutto molto curato, sarà l'effetto che fanno le luci soffuse che manco ti fanno rendere conto di ciò che stai comprando, però l'atmosfera che si respira mi piace. Per quanto riguarda le linee di abbigliamento sinceramente odio i loghi spesso troppo ingombranti messi su ogni capo e pur ammettendo che la qualità della merce è più alta rispetto a quella di H&M o simili, non ci trovo un giusto rapporto qualità prezzo e quindi spesso rinuncio a comprare.

Ciò di cui davvero non posso far a meno, però, sono i profumi. Non amo molto i profumi, più che altro mi piace avere i miei vestiti profumati, e così ieri per la non modica cifra di 32 euro, ho preso il Jake di Hollister (boccetta da 30ml). Il prezzo è pari a quello che si spenderebbe per un profumo di alte case di moda, ma quasi sempre a me quei profumi non piacciono. Nella mia vita ho avuto 3/4 profumi Dolce&Gabbana e oltre a non far impazzire il mio olfatto, non erano nemmeno persistenti. Li spruzzavi e tre quarti d'ora dopo già non te ne accorgevi più di indossarli.
Ma alla fine della giornata il consiglio poi è sempre lo stesso: LAVATEVI!

mercoledì 11 luglio 2012

Cose da far diventare popolari

Quando ero piccolo avevo tante borracce, la maggior parte erano della Disney e una delle mie preferite era quella di Hercules, era trasparente e aveva il doppio strato dove dentro galleggiavano piccoli personaggi del film e brillantini. Vorrei ritrovarla e andarci in giro, perché la mia missione per quest'oggi e far tornare di moda le borracce, non avrò pace fin quando non vedrò gli scaffali di Zara e H&M pieni di borracce, voglio vedere le i fashion blog di tutto il mondo colmi di outfit con borracce, l'ho persino detto su Viddy che sostanzialmente è un Instagram con mini video al posto delle foto.



Ho appena ascoltato il nuovo singolo di George Michael, spruzza merda da tutti i pori della sua faccia sulla cover. Che delusione.

lunedì 9 luglio 2012

Il gelato più figo

E' ufficiale, il gelato più figo è il ghiacciolo. E' così retrò, economico ed l'unico gelato che non mi fa venire sete dopo averlo mangiato.
 Immaginate poi quanto può essere figo un ghiacciolo azzurro! Non mi chiedete a che gusto era perché non sono riuscito a decifrarlo.

domenica 8 luglio 2012

Insegnatemi a comprare da H&M

Il mio primo incontro con H&M avvenne nel 2007 a Vienna, quando in Italia ancora non era così diffuso e le fashion blogger erano solo una leggenda metropolitana tipo la fine del mondo annunciata dai Maya.

Grazie alle collaborazioni con Nostra Signora di Tutto, Madonna, e con la Regina degli Elfi, Kylie Minogue, io già conoscevo il brand e prima di mettere piede in uno dei loro store me lo immaginavo come un posto incantato dove entravi e per 9 euro e 99 ne uscivi vestito come Justin Timberlake (quando ancora contava qualcosa). Dallo store di Vienna portai a casa un misero e davvero brutto braccialetto con chiusura a calamita che per fortuna è stato disperso e mai più ritrovato.
Stessa storia più o meno per gli H&M di Londra, Milano, Barcellona, Roma, Parigi, Zagabria e ovviamente Napoli.

Sarà il mondo in cui viene disposta la roba, o il troppo poco ordine degli scaffali, oppure ancora i probabili abbinamenti sui manichini, ma la mia faccia schifata quando entro da H&M meriterebbe una pagina fan su Facebook.

I cardigan non mi calzano mai perfettamente e ti va bene se non acquistano l'aspetto di un capo preso dagli abiti per l'orto di mio nonno nel giro di 4 settimane, i jeans mi nascondono il poco culo che mi ritrovo, i pantaloncini sono sempre troppo lunghi e le t-shirt a volte sono tagliate in un modo che sembrano destinate a dagli abitanti di chissà quale pianeta con una forma fisica completamente diversa da quella che ha il corpo umano.

Completamente anticostituzionale, poi, dovrebbe essere il reparto intimo uomo: slip che sembrano fatti di una fibra ricavata dalla carta vetrata e boxer in nylon con stampe improbabili che mi vengono le pene all'uccello al solo lontano pensiero di indossarli per 7 minuti.
L'unica cosa di cui sono davvero innamorato sono i boxer corti in cotone, tanto carucci da usare come pigiama. 

Non è affatto snobismo, ci sono persone che su H&M fondano il loro guardaroba e io le invidio così come Sara Tommasi invidierebbe una carriera qualsiasi, quindi lancio un appello: fate un post, un libretto per le istruzioni, girate un tutorial e insegnatemi a comprare da H&M.





venerdì 6 luglio 2012

#RipAlizée

Dovrei fare un RIP sulla rubrica RIP e invece questa settimana lo dedichiamo alla Francia, pià precisamente alla Corsica e ancora più nello specifico alla mia cantante francese preferita dopo Dalida (si lo so che è nata a Il Cairo), Alizée...

Prodotta da quel mito di Mylène Gautier, Alizée diventa popolare nel mondo grazie alla celeberrima Moi... Lolita, il quale video vede la nostra eroina francese fuggire di casa dopo essere stata stuprata con un panno bagnato dalla giunonica madre contraria allo stile di vita da ''troietta'' della figlia. Tutto ciò accadeva nel 2000 e lo sapete tutti.


Dopo il lampante successo di Moi... Lolita, Alizée torna nell'anonimato più o meno in tutto il globo, fatta eccezione per la Francia, il Messico (dove riesce a pubblicare anche un best of) e alcune cerchie gay. Tuttavia, ad oggi gli pubblicati dalla Stella della Senna sono ben quattro, più uno live e uno in arrivo a breve.

Tutti di poco conto restano i suoi dischi, fatta eccezione per quel quel gioiellino elettro pop che è Une enfant du siècle del 2010: testi poco scontati, arrangiamenti freschi e attuali ancora oggi e una raffinatezza in tutto il progetto che probabilmente Alizée non raggiungerà mai più.

Maritata, ingravidata, sgravidata e quasi trentenne ma con le solite fattezze di una quindicenne e l'altezza di Mariano Apicella, Alizée è pronta a tornare. Il nuovo singolo, À Cause de l'Automne, è uscito la scorsa settimana in anteprima sul suo sito ufficiale e purtroppo si scosta dall'ultimo suo lavoro tanto amato da me, ma da una che usa le emoji per iPhone peggio di Cher che te vuoi aspettà?! 
Vive La France!





domenica 1 luglio 2012

Questo blog sta prendendo una bruttissima piega

Fa caldo. E che si fa quando fa così caldo? I ghiaccioli.
Prendete del succo di frutta che vi piace, della Coca Cola o semplicemente spremete un limone in acqua e zucchero, versate tutto in un bicchiere di vetro e ci infilate dentro un cucchiaino per fare il bastoncino. Ricoprite con la pellicola trasparente in modo da far tenere il cucchiaino il più orizzontale possibile e infilate tutto in freezer il tempo necessario per il congelamento.
Una volta congelato, non è che dovete rompere il bicchiere per estrarre il ghiacciolo, basta mettere il bicchiere in un po' d'acqua calda e tutto si sfilerà facilmente.
Non ho inventato nulla, ma Benedetta Parodi levati!!