venerdì 27 gennaio 2012

The Iron Lady e le gioie della 7up

Mentre tutta Italia fa la coda per vedere il sequel di Benvenuti al Sud (Benvenuti al Nord, evviva la fantasia.) io, una frociarola doc, due persone capitate lì per caso e altri tre gay ci prendevamo tre poltrone a testa nella sala più piccola e più in culo ai lupi di tutto il cinema per vedere The Iron Lady.

Meryl Streep è una delle mie attrici preferite sin da quando alla tenera età di 5 anni, restai in piedi fino a tardi per vedere La Morte ti fa Bella in seconda serata su Rete4. Più o meno in quell'epoca nasce anche la tradizione de I Ponti di Madison County che riguardo in replica ogni estate e ogni natale ed anni alterni. Non delude nemmeno in questo film. Datele un oscar all'anno per favore.

La prima mezz'ora di The Iron Lady è volata via come i chili di troppo dopo la Befana. Credevo fosse iniziato già da 90 minuti e invece di minuti ne erano passati 24. Dopo, il film scorre veloce quasi da lasciarti a bocca asciutta quando finisce. E' un continuo crescere che ti porta a volerne sapere sempre di più su Margaret Thatcher, personaggio al quale mi sono affezionato molto. Sarà che assomiglia caratterialmente e fisicamente alla mia professoressa di Italiano e Latino del liceo. La fronte alta e il parrucco sono identici. Ci sono persone pronte a giurare che quella donna ha influenzato la mia vita più di mia madre.
La ricostruzione della vita dell'unico primo ministro che l'Inghilterra abbia mai avuto, a volte risulta un po' confusionaria e io sono un ammiratore delle cose più lineari. Ma il film funziona. Mi è piaciuto e ho anche versato qualche lacrima durante la scena dell'abbandono del numero 10 di Downing Street, ma non ditelo in giro. Film consigliato, anche perché sicuramente la poltrona affianco a voi sarà libera e potrete comodamente appoggiarci il cappotto.

Ultimamente al cinema ho riscoperto le gioie della 7up. Credo di essere l'ultimo consumatore rimasto in Italia. Stasera ne ho bevuta così tanta che credo smetterò di ruttare tra qualche giorno.








3 commenti:

  1. Credo che la mia speranza di vederlo al cinema, a meno che non decida di diventare una triste e depressa ragazza che va al cinema da sola, sia davvero nulla, ma intanto mi godo il tuo commento e magari mi racconterai anche qualche dettaglio! Io amo i tuoi post... e te :D!!!

    RispondiElimina
  2. Un'altra buona alternativa a Benvenuti al Nord è The Help! Lì altro che poche lacrime..un fiume! E anche lì c'è una buona possibilità di poter appoggiare il cappotto sulla poltrona affianco!

    RispondiElimina
  3. The Help anche è sulla mia lista dei film da vedere! :D

    RispondiElimina